Continuiamo l’analisi delle clausole dei Term Sheet di investimento relativi alle Start Up Innovative, occupandoci delle clausole relative all’exit dell’Investitore.
Come è facile immaginare, infatti, l’Investitore (sia esso Venture Capitalist, Business Angel, Fondo di investimento ecc.) ha come obiettivo ultimo quello di monetizzare il proprio capitale investito, per cui egli si muoverà sulla base di 2 principi fondamentali:
1. avere la possibilità di vendere la propria quota liberamente, nel caso in cui non si arrivi all’exit entro un tempo ragionevole
2. monetizzare il più possibile il capitale investito
Vediamo insieme quali sono le clausole che generalmente vengono inserite dagli Investitori per raggiungere questi effetti…
Diritto di vendita
La clausola in questione è di agevole comprensione: essa prevede un periodo minimo allo scadere del quale l’Investitore potrà vendere la propria quota, nel caso in cui non si arrivi all’exit.
Clausole di co-vendita
Ve ne sono di due tipi:
Drag along
Questa clausola consente al Socio di maggioranza (ma, nel caso delle Startup, al Socio Investitore, il quale spesso è Socio di minoranza) nel caso di vendita della propria quota, di vendere alle stesse condizioni economiche anche le quote di minoranza, allo scopo di avere più potere contrattuale con il potenziale acquirente, nonché di garantire a quest’ultimo di acquisire il pieno controllo della società, eliminando eventuali soci non graditi.
Non è una clausola di per sè negativa per i Soci Fondatori (semmai il problema è come la stessa si combini con altre clausole – vedi, ad esempio, la liquidation preference), in quanto gli stessi usciranno alle medesime condizioni economiche dell’Investitore, le quali, si presume, siano di vantaggio.
Tag along
Questa clausola consente al Socio di minoranza (nel caso delle Startup, spesso, il Socio Investitore) di “accodarsi” alla vendita effettuata dal Socio di maggioranza (ad es. i Soci Fondatori), il quale è quindi costretto, se vuole vendere la propria quota, a procurare la vendita anche della quota di minoranza alle medesime condizioni economiche.
La predetta clausola ha lo scopo di consentire al Socio di minoranza di poter uscire dalla società a condizioni eque, nel momento in cui il/i Socio/i strategici decidano di cedere le loro quote.
In altre parole, se l’Investitore inserisce questa clausola, significa che sta investendo sui Soci Fondatori come persone e professionisti, piuttosto che sulla Startup in sé, per cui nel caso in cui quest’ultimi decidano di cedere le proprie quote, lo stesso non avrà più interesse a detenere la partecipazione.
Diritto di prelazione
Questa è una tipica clausola a favore dell’Investitore, la quale prevede che, nel caso di futuri round di investimento, lo stesso avrà il diritto di sottoscrivere una quota parte pari alla partecipazione detenuta (Esempio: se l’Investitore possiede una quota del 20%, nel caso di un successivo round di investimento lo stesso avrà diritto a sottoscriverne il 20%, mentre il restante 80% verrà presumibilmente sottoscritto da un ulteriore Investitore).
Mandato a vendere
La clausola prevede che, nel caso in cui non si perfezioni la vendita o la quotazione della Start up, l’Investitore potrà conferire, anche a nome dei Soci fondatori, un mandato a vendere a banche, intermediari, società di advisoring ecc., il quale potrà avere ad oggetto l’intera società o esclusivamente la quota dell’Investitore.
Diritto di recesso
Clausola di chiusura che consente all’Investitore di recedere dalla società nel caso in cui non si perfezioni l’exit entro un dato tempo.
Liquidation preference
Questa clausola prevede che, nel caso di evento liquidativo, l’Investitore avrà il diritto alla corresponsione di determinati importi (variabili) prima che qualsiasi somma venga attribuita agli altri Soci fondatori.
Non è facile comprendere tutte le possibili conseguenze di questa clausola, sia in assoluto, sia relativamente alle combinazioni con le altre clausole inserite nel Term Sheet, per cui il consiglio che possiamo darvi è quello di prendere un pezzo di carta e mettervi con i Vs. consulenti legali e fiscali ad ipotizzare i vari scenari futuri.
Tornando al contenuto della liquidation preference, essa si suddivide in 3 tipi:
liquidation preference (1x) senza partecipazione
liquidation preference 1x con piena partecipazione
liquidation preference 1x con partecipazione limitata a 3 x – cd. cap (4x, 2x ecc.)
Proviamo a vedere alcuni schemi esplicativi:
Liquidation Preference (1X)
senza partecipazione
Soggetti | Valore Quota/Investimento | Percentuale partecipazione | Exit – 5 Milioni | Exit – 30 Milioni | Exit – 100 Milioni |
INV A | 5 Milioni | 33% | 5 Milioni | 10 Milioni | 33 Milioni |
Soci Fondatori (Pre Money) | 10 Milioni | 67% | 0 | 20 Milioni | 67 Milioni |
Totale | 15 Milioni | 100% | 5 Milioni | 30 Milioni | 100 Milioni |
Liquidation Preference (1X)
con piena partecipazione
Soggetti | Valore Quota/Investimento | Percentuale Partecipazione | Exit – 5 Milioni | Exit – 30 Milioni | Exit 100 Milioni |
INV A | 5 Milioni | 33% | 5 Milioni | 5+8,3=13,3 Milioni | 5+31,35=36,35 Milioni |
Soci Fondatori (Pre Money) | 10 Milioni | 67% | 0 | 16,7 Milioni | 63,65 Milioni |
Totale | 15 Milioni | 100% | 5 Milioni | 30 Milioni |
Liquidation Preference (1X)
con partecipazione limitata a 3X
Soggetti | Valore Quota/Investimento | Percentuale Partecipazione | Exit – 5 Milioni | Exit – 30 Milioni | Exit – 100 Milioni |
INV A | 5 Milioni | 33% | 5 Milioni | 5+8,3=13,3 Milioni | 5+31,35=OVER CAP 33 Milioni |
Soci Fondatori (Pre Money) | 10 Milioni | 67% | 0 | 16,7 Milioni | 67 Milioni |
Totale | 15 Milioni | 100% | 5 Milioni | 30 Milioni | 100 Milioni |
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Avv. Daniele Costa
KBL Law
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